mercoledì 20 novembre 2013

Tempo di dolci sospiri...


Sarà perché l'estate è ormai un ricordo, che l'autunno è arrivato anche qui, che le giornate sono buie e uggiose... ad ogni modo noi abbiamo deciso di "investire sul dolce”, per cui anche l'ultimo incontro del laboratorio di cucina è stato interamente dedicato alla pasticceria.
Completata la sezione meringhe e macarons, ci siamo date ai... sospiri!
Detti anche "Dolce della Sposa", erano in passato sempre presenti nei matrimoni e la loro origine è quanto mai misteriosa ed i racconti fantasiosi : di sicuro c’è che sono tipici di Bisceglie e che da lì si sono diffusi in tutta la regione.
Piccoli e con un cuore morbido, sono uno sfizio impagabile per i golosi, e non solo…!
Ecco come si preparano, quindi:

Ingredienti: 3 uova, 3 cucchiai colmi di zucchero semolato, 3 cucchiai colmi di farina, una bustina di vanillina o un po’di buccia di limone grattugiata, un pizzico di sale.

Separare i tuorli dagli albumi, montare i bianchi con un po’ di sale e i tuorli con lo zucchero.
Aggiungere ai tuorli montati la farina e la vanillina setacciate insieme ed incorporarle al composto con l’aiuto di una spatola, muovendo la massa dal basso verso l’alto.
Infine incorporarvi i bianchi montati a neve.
Versare il composto in pirotti di carta di media grandezza, riempiendoli per 2/3 e infornare i dolcetti a 150° per 15 minuti fino a doratura completa.
Far raffreddare i dolcetti, liberarli dal pirottino, tagliare la calotta superiore: bagnare la parte inferiore con una bagna a piacere (dall’alchermes al limoncello, caffè, etc); farcirla con una crema a piacere, riposizionare sopra la calottina e cospargere il tutto con una cucchiaiata di glassa allo zucchero (“gilleppe”).
Decorarli con una ciliegia candita (o altra frutta) e dei ghirigori o una grata di cioccolato fondente.







Per la glassa allo zucchero (qui detta “gilleppe”):

Ingredienti: 1 kg di zucchero semolato, 250-300 ml di acqua

In una casseruola dai bordi alti versare lo zucchero e coprirlo con l’acqua a filo.
Portare a bollore lo sciroppo fino a quanto raggiunge la temperatura di 120-121°, o prenderne una goccia da un cucchiaino tra il pollice e l’indice e, allargando le due dita, osservare se forma un filo continuo: questo è il segno che il gilleppe è pronto per essere usato.
Versarne un po’ in una ciotola e lavorarlo finché diventa bianco. A questo punto versarlo sui pasticcini e farlo raffreddare.


Uno tira l'altro, ve lo assicuriamo!!!


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