Qualche giorno fa, per l’esattezza giovedì 11
aprile, abbiamo aperto con piacere le porte del nostro laboratorio di cucina a
Casa Carbotti ai ragazzi che partecipavano ad uno scambio culturale attraverso
Intercultura,
la onlus che promuove e organizza scambi ed esperienze interculturali, inviando
ogni anno circa 1800 ragazzi delle scuole secondarie a vivere e studiare
all’estero ed accogliendo nel nostro paese un migliaio di giovani di ogni
nazione che scelgono di arricchirsi culturalmente trascorrendo un periodo di
vita nelle nostre famiglie e nelle nostre scuole.
Nel caso degli ospiti sanvitesi, si trattava di
cinque adolescenti provenienti da ogni angolo del globo: Repubblica Dominicana,
Slovacchia, Venezuela, Thailandia e Stati Uniti.
Sono arrivati di buonora, accompagnati da alcuni
genitori dei ragazzi che li ospitavano e da tre accompagnatori di Intercultura.
Li abbiamo accolti con un saluto “ufficiale” e abbiamo raccontato delle varie
attività che vengono realizzare in questa sede che ci ospita (sartoria,
maglieria, forcella, ricamo, confezionamento cesti, cucina tradizionale ed
innovativa).
Siamo poi entrati nel merito del nostro laboratorio
di cucina, illustrando gli strumenti e i mezzi che utilizziamo solitamente: abbiamo presentato i vari tipi di farina, quelli che servono per la
preparazione della pasta fresca e quelli per il pane, il lievito di birra e il
lievito madre da noi prodotto.
Quindi li abbiamo messi alla prova “ con le mani in
pasta”: abbiamo impastato e modellato le orecchiette, i maccheroni al ferretto
e i fusilli. I ragazzi sono stati molto attenti e si sono dimostrati degli
ottimi allievi, come dimostra il vassoio di pasta fresca realizzato con le loro
mani!
Siamo quindi passati a preparare l’impasto per la
focaccia, per la quale avevamo previsto di realizzare due tipi: quella
classica, con pomodoro schiacciato, cipolla, olive, origano e quella margherita
con pomodoro, mozzarella e basilico.
Intanto erano già le 11 e abbiamo mandato ad
infornare le focacce in un forno a legna, dato che nel nostro piccolo forno
elettrico non saremmo mai riusciti a farle stare, erano troppo grandi!
Nel frattempo che le focacce cuocevano, i ragazzi
hanno seguito un mini-corso di intreccio cesti e panieri, nella stanza accanto.
Noi volontarie del corso di cucina, invece, ne abbiamo
approfittato per cuocere, in due grandi
pentole, orecchiette e maccheroni che abbiamo quindi condito con un sugo di pomodoro e basilico
rigorosamente biologici e abbiamo cosparso con abbondante cacioricotta.
Abbiamo impiattato il tutto in ciotole e sperlunghe di terracotta di Grottaglie e nel frattempo avevamo allestito una meravigliosa tavolata quadrata grande quanto tutta la stanza. Le sperlunghe sono state posizionate in tavola tra gli applausi entusiasti dei ragazzi, che ci hanno confessato che sarebbero rimasti ancora volentieri a lavorare con gli impasti: erano davvero entusiasti!
In men che non si dica hanno letteralmente divorato
quasi tutto quello che era in tavola e non la finivano più di elogiare profumi
e sapori!
E poi, dulcis in fundo, abbiamo tirato fuori tre
vassoiate di dolci tradizionali (paste al latte col gilleppe, pasti cu l’ovi,
pasta reale, pasta di mandorle, frollini) e muffins alla vaniglia e cioccolato
farciti e decorati con creme varie e farfalle e fiori di pasta reale
multicolore.
Un trionfo con il quale abbiamo concluso questa
splendida esperienza: alle 15 i ragazzi sono andati via lasciandoci con baci e
abbracci e tanta gioia.
W gli scambi internazionali!!!
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