Sarà perché l'estate è
ormai un ricordo, che l'autunno è arrivato anche qui, che le giornate sono buie
e uggiose... ad ogni modo noi abbiamo deciso di "investire sul
dolce”, per cui
anche l'ultimo incontro del laboratorio di cucina è stato interamente dedicato
alla pasticceria.
Completata la sezione
meringhe e macarons, ci siamo date ai... sospiri!
Detti
anche "Dolce della Sposa", erano in passato sempre
presenti nei matrimoni e la loro origine è quanto mai misteriosa ed i racconti
fantasiosi : di sicuro c’è che sono tipici di Bisceglie e che da lì si sono
diffusi in tutta la regione.
Piccoli
e con un cuore morbido, sono uno sfizio impagabile per i golosi, e non solo…!
Ecco come
si preparano, quindi:
Ingredienti:
3 uova, 3 cucchiai colmi di zucchero semolato, 3 cucchiai colmi di farina, una
bustina di vanillina o un po’di buccia di limone grattugiata, un pizzico di
sale.
Separare
i tuorli dagli albumi, montare i bianchi con un po’ di sale e i tuorli con lo
zucchero.
Aggiungere
ai tuorli montati la farina e la vanillina setacciate insieme ed incorporarle
al composto con l’aiuto di una spatola, muovendo la massa dal basso verso l’alto.
Infine incorporarvi
i bianchi montati a neve.
Versare
il composto in pirotti di carta di media grandezza, riempiendoli per 2/3 e
infornare i dolcetti a 150° per 15 minuti fino a doratura completa.
Far raffreddare
i dolcetti, liberarli dal pirottino, tagliare la calotta superiore: bagnare la
parte inferiore con una bagna a piacere (dall’alchermes al limoncello, caffè,
etc); farcirla con una crema a piacere, riposizionare sopra la calottina e
cospargere il tutto con una cucchiaiata di glassa allo zucchero (“gilleppe”).
Decorarli
con una ciliegia candita (o altra frutta) e dei ghirigori o una grata di
cioccolato fondente.
Per la
glassa allo zucchero (qui detta “gilleppe”):
Ingredienti:
1 kg di zucchero semolato, 250-300 ml di acqua
In una
casseruola dai bordi alti versare lo zucchero e coprirlo con l’acqua a filo.
Portare
a bollore lo sciroppo fino a quanto raggiunge la temperatura di 120-121°, o prenderne
una goccia da un cucchiaino tra il pollice e l’indice e, allargando le due
dita, osservare se forma un filo continuo: questo è il segno che il gilleppe è
pronto per essere usato.
Versarne
un po’ in una ciotola e lavorarlo finché diventa bianco. A questo punto versarlo
sui pasticcini e farlo raffreddare.
Uno tira l'altro, ve lo assicuriamo!!!